Cari lettori e (spero più che potenziali) spettatori, visto che i nostri Pennywise e Frank Serpico si trovano in quel di Torino per il Festival (mi raccomando portateci un po' di chicche cinefile...e magari anche qualche gianduiotto!), questa settimana tocca a me presentarvi la prossima serata della rassegna. Siamo ormai giunti al sesto appuntamento di questo nostro percorso tra i freak del cinema contemporaneo e questa volta torniamo di nuovo negli States. La serata, vi dico sin da ora, sarà ricca. Se già siete venuti a trovarci al Detour, o semplicemente leggendo il nostro blog, avrete sicuramente visto che ci piace spaziare tra tutte le forme di cinema.
E allora spazio ai corti! Inizieremo la serata di venerdì con un cortometraggio della premiata ditta Coen: Tuileries. Protagonista il sempre magnifico Steve Buscemi, turista spaesato che si trova nel bel mezzo di una baruffa nell'omonima stazione del metrò.
Proseguiremo con un corto a sorpresa di Michel Gondry. Sì, sì, certo, potrei dirvi sin da ora di che si tratta, ma preferisco lasciarvi con questo enigma. In fondo un po' di suspense non guasta mai.
A completare questa Santissima Trinità cinefila, uno dei mostri sacri del cinema americano indipendente ovvero Todd Solondz. Teoricamente tutti i suoi film sarebbero stati perfetti per la nostra rassegna e di certo non ci sarebbe dispiaciuto presentarveli tutti, ma, visto che il tempo è tiranno, come dice un vecchio adagio, la nostra scelta è caduta su Storytelling, film forse ancora più insolito del solito (scusate il gioco di parole) per la sua struttura dipartita asimmetricamente. Nel primo episodio, Vi (Selma Blair) è una studentessa che frequenta un corso di scrittura creativa ed usa il proprio corpo e le proprie esperienze sessuali come ispirazione per il suo racconti. Nel secondo, il protagonista è un regista, interpretato da Paul Giamatti, che decide di girare un documentario su Scooby, classico adolescente medio americano. Eccovi il trailer:
A parlarci del film e di Solondz sarà un ospite d'eccezione, il critico Diego Mondella, autore della monografia Sgradevole è bello, in cui analizza il cinema del regista, i suoi temi e il suo sguardo privilegiato e tragicomico sulle generazioni più giovani.
Non mi dilungo oltre, sono sicura che già state rimpiangendo i post di Pennywise. Mi raccomnado allora, l'appuntamento è per venerdì 3 Dicembre, ore 21.00 presso il Cineclub Detour (V. Urbana 107). Accorrete numerosi!
Come annunciava il precedente post, lo scorso venerdì si è svolta la quinta serata della nostra rassegna. Nostro ospite è stato il regista Ivano De Matteo che ha presentato il suo documentario, Codice a sbarre. De Matteo ci ha parlato delle difficoltà organizzative durante le riprese, il feedback ricevuto e soprattutto della sua esperienza diretta con il mondo del carcere e i protagonisti del documentario. Vi presentiamo i video dell'incontro. Rimanete sintonizzati perchè presto vi annunceremo il programma della prossima serata, che si svolgerà venerdì 3 dicembre, stesso luogo, stessa ora.
Inizio questo post ringraziando tutti i partecipanti alla scorsa serata e scusandomi a nome del gruppo per il piccolo disguido sulla programmazione dei film. Dovete avere un po' di pazienza, è la nostra prima esperienza, capitano dei problemi tecnici, non ce ne vogliate. Ci impegneremo, in futuro, a mantenere i propositi iniziali. Credo comunque che la maggior parte dei presenti abbia apprezzato e sia rimasta piacevolmente sorpresa da "Kabluey". E ciò ci rende assolutamente orgogliosi perché, in fin dei conti, lo scopo primo di questa rassegna è permettere al pubblico di conoscere registi sconosciuti e, beh, Nolan non necessita della nostra pubblicità per farsi un nome. Detto ciò, passo ad introdurre brevemente la prossima serata, venerdì 12 novembre 2010. Ci piace mettere sempre più carne possibile sul fuoco, come avrete capito, e adoperare fino in fondo lo spazio a noi concesso. Inizieremo, alle 21.00, con un breve documentario (30 minuti circa) dal titolo "Codice a sbarre". Attraverso le testimonianze di alcuni detenuti e di un secondino, una narrazione dura e lucida sulla vita in carcere. Gli stessi protagonisti, nel giugno del 2004, accettarono di partecipare ad un'iniziativa molto particolare: in piazza Trilussa (Roma) fu costruita una cella sul modello di una qualsiasi prigione e questi ex-galeotti simularono l'esperienza della galera. Sarà nostro gradito ospite il regista di questo documentario, Ivano De Matteo. Ecco il trailer.
Proseguiremo sempre in tema, proponendo il primo lungometraggio del neozelandese Andrew Dominik (quello di " L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford"). Il film è del 2000, "Chopper". Tratto dalla storia vera del detenuto Mark Read, detto Chopper (interpretato da un superlativo Eric Bana). La proiezione avrà inizio alle 22.15 circa, per una durata di 94'. Il trailer.
E questo è quanto. Mi auguro che veniate numerosi, il programma è invitante. Mi raccomando, come al solito, di essere puntuali. L'indirizzo è sempre lo stesso, via Urbana 107, cineclub Detour. Pace.
"You will see me one more time if you do good. You will see me two more times if you do bad. Good night" disse il cowboy al regista.
per Silvia...
"Who is Keyser Söze? He's supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Soze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist".
"Good, bad... I'm the guy with the gun..."
“And I'd like to leave my 1972 Gran Torino to my friend... Thao Vang Lor. On the condition that you don't chop-top the roof like one of those beaners, don't paint any idiotic flames on it like some white trash hillbilly, and don't put a big, gay spoiler on the rear end like you see on all the other zipperheads' cars. It just looks like hell. If you can refrain from doing any of that... it's yours”.
“You wanna fuck with me? Okay. You wanna play rough? Okay. Say hello to my little friend!”
"Violence is a form of cinematic entertainment". Q.
Dr. Frankenstein: You must be Igor. Igor: No, it's pronounced "eye-gor." Dr. Frankenstein: But they told me it was "ee-gor." Igor: Well, they were wrong then, weren't they?
Don't get strung out by the way I look. Don't judge a book by its cover. I'm not much of a man by the light of day. But by night I'm one hell of a lover.
Welcome to Fight Club. The first rule of Fight Club is: you do not talk about Fight Club. The second rule of Fight Club is: you do not talk about Fight Club. Third rule of Fight Club: someone yells stop, goes limp, taps out, the fight is over. Fourth rule: only two guys to a fight. Fifth rule: one fight at a time, fellas. Sixth rule: no shirts, no shoes. Seventh rule: fights will go on as long as they have to. And the eighth and final rule: if this is your first night at Fight Club, you have to fight.
Dewey Cox: "I know, I know, and that was wrong, but it's just... We were such good friends and you told me about that dream where you were licking my balls and that seemed like a signal."
Introduce a little anarchy. Upset the established order, and everything becomes chaos. I'm an agent of chaos. Oh, and you know the thing about chaos? It's fair!
Rorschach's Journal. October 12th, 1985: Dog carcass in alley this morning, tire tread on burst stomach. This city is afraid of me. I have seen its true face. The streets are extended gutters and the gutters are full of blood and when the drains finally scab over, all the vermin will drown. The accumulated filth of all their sex and murder will foam up about their waists and all the whores and politicians will look up and shout "Save us!"... and I'll whisper "no."